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Assistenza anziani Caregiver familiare

Stress del caregiver: quando si trasforma in burnout

Stress del caregiver: quando si trasforma in burnout

La gestione di un familiare malato può essere una pratica molto impegnativa per un caregiver familiare. A conferma di questo, è possibile prendere come riferimento i numerosi studi eseguiti dalle scienze sociali nel corso degli anni.

Da questi studi è emerso che, per la maggior parte delle persone, è piuttosto complesso gestire un familiare malato o non autosufficiente. Il sovraccarico di responsabilità, così come la stanchezza fisica ed emotiva, sono tutti fattori che, nel lungo periodo, possono sfociare in quella che prende il nome di sindrome del burnout del caregiver.

In questo articolo andremo a esaminare nel dettaglio il significato di burnout e cercheremo di capire meglio le conseguenze che il grande stress del caregiver ha sulla qualità di vita dell’assistente.

Cos’è il burnout del caregiver e quali sono i sintomi

Burnout si traduce in italiano con “bruciato” e indica uno stato di esaurimento emotivo, fisico, morale generato da un carico eccessivo di stress. La Sindrome del Burnout, nota anche come sindrome di stress del caregiver, è tipica nei casi in cui il familiare da assistere richiede un aiuto continuo (come nelle situazioni di assistenza ad anziani non autosufficienti)o presenta patologie di tipo neurologiche molto importanti come la demenza senile.

In casi come questi, il caregiver è sottoposto a uno stress intenso e prolungato, che incide sulla sua qualità di vita e sulla sua salute, fisica e mentale. Tutto questo, ha come conseguenza diretta l’emersione di determinati sintomi. Tra questi, i più comuni sono: 

  • Improvvisa e urgente voglia di piangere
  • Sensazione di inutilità/disperazione
  • Reazioni sproporzionate rispetto alla gravità del problema
  • Stanchezza significativa
  • Allentamento delle relazioni sociali
  • Tensione emotiva costante
  • Sensazione di rabbia frequente

Oltre a quelli elencati, la sindrome di burnout presenta anche altri sintomi che spesso vengono sottovalutati o confusi con stanchezza normale e fisiologica. 

I più comuni sono gli stati d’ansia collegati all’insonnia o una generale diminuzione delle difese immunitarie. Sebbene possano trarre in inganno, in realtà questi disturbi potrebbero essere segnali evidenti di un più serio disagio psicologico.

Le cause dello stress del caregiver

burnout del caregiver

Come abbiamo già precisato, il burnout del caregiver deriva da un affaticamento psico-fisico dovuto al lavoro di cura.

Lo stress derivante dall’assistenza può essere catalogato secondo tre diversi criteri:

  • Oggettivo, cioè causato da attività reali da svolgere. Rientrano tra queste la gestione della cura della persona (pulizia, pasti…), la gestione delle terapie e degli effetti indesiderati, la gestione dei sintomi e dei comportamenti problematici e la responsabilità nell’assistenza (contatti con gli operatori sanitari, controlli…);
  • Soggettivo. Lo stress è causato dal modo in cui la singola persona vive la situazione in cui si trova, considerando i propri sentimenti di rabbia e di perdita (per le rinunce personali), l’angoscia dovuta alla sofferenza del proprio caro, l’instabilità emotiva legata all’andamento della malattia (miglioramenti, ricadute…) e l’angoscia per la condizione di cronicità;
  • Istituzionale, cioè derivante dalla difficoltà nel trovare informazioni e supporto adeguati.

Come gestire la sindrome del burnout caregiver

Non sempre per il caregiver è facile ammettere di aver bisogno d’aiuto o riconoscerlo prima che stanchezza e carico emotivo superino la soglia limite di tolleranza.

Quando si giunge alla conclusione che quello che si prova non è semplice stress passeggero, è importante prendere immediatamente misure di risoluzione e scongiurare un definitivo cedimento.

Non sempre è necessario iniziare un vero e proprio percorso di cura.

Innanzitutto, è consigliabile dedicare del tempo a se stessi e riprendere in mano la propria vita sociale, privata e lavorativa: questo servirà ad aumentare la propria autostima e a evitare l’alienazione dal mondo circostante.

A questo fine, potrebbe essere utile partecipare a gruppi di confronto o di auto mutuo aiuto per condividere la propria esperienza con altre persone che affrontano o hanno affrontato situazioni simili.

Oltre a questo, bisognerà poi, se possibile, stimolare il malato ad essere il più autonomo possibile. In questo modo per il caregiver sarà più semplice prendersi qualche momento di relax. Infine, per alleviare lo stress del caregiver esistono anche delle attività molto semplici tra le quali rientrano la lettura, lo sport o la meditazione.

Allevia lo stress del caregiver con gli assistenti qualificati di Badacare

Se quanto detto sopra non dovesse bastare, il suggerimento è quello di ricorrere a un assistente qualificato. Questa figura può alleggerire enormemente il carico di lavoro sulle vostre spalle e vi permette di condurre una vita più tranquilla e serena. Difatti, sapere che il vostro caro è nelle mani di un professionista, sicuramente vi darà sollievo e vi permetterà di dare maggiore spazio alle vostre esigenze.

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5 Comments

  1. […] le molteplici opportunità che derivano dalla scrittura di un diario, consigliamo ai caregivers familiari affaticati dal lavoro di cura, ma anche agli assistenti che assumiamo di mettere per iscritto l’andamento […]

  2. […] tu sia un parente o un assistente familiare destinato alla cura di una persona dalla demenza di Alzheimer, ti […]

  3. […] Nel caso lo stress e la vostra qualità della vita peggiorino fortemente, ciò che vi consigliamo vivamente è di […]

  4. […] Leggi pure: Quando lo stress del caregiver si trasforma in burnout […]

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