Patentino per badanti: come ottenere l’attestato per assistenti
Essendo il lavoro domestico un ambito nel quale sono richieste sempre più capacità, è essenziale, per i professionisti, non farsi trovare impreparati. Durante un colloquio di lavoro, è d’obbligo far sapere ai propri datori di lavoro le abilità e le competenze possedute, poiché questi elementi possono essere determinanti per l’assunzione.
Per dimostrare le proprie capacità, i professionisti possono ricorrere al patentino per badanti, un vero e proprio attestato che certifica le competenze dell’operatore e permette al datore di lavoro di avere una visione più chiara della persona che andrà ad assumere.
Ma come si fa a ottenere il patentino per badante? E soprattutto, quali competenze è necessario avere per poterlo ricevere? Prosegui con la lettura di questo articolo per trovare le risposte a tutte queste domande.
Cos’è il patentino per colf e badanti
Il patentino per colf e badanti, comunemente conosciuto con il nome di patente di qualità, è un attestato finalizzato al riconoscimento delle competenze professionali e regolamentato dalla normativa Uni 11766, approvata il 12 dicembre 2019.
Si tratta di un certificato non obbligatorio, ma che il badante può richiedere nel caso in cui:
- abbia lavorato regolarmente per almeno 12 mesi (non necessariamente continuativi) nel precedente triennio con un contratto di lavoro domestico
- abbia una conoscenza di base della lingua italiana
- abbia partecipato a un corso di formazione (di almeno 40 ore per colf e 64 ore per badanti)
Come ottenere l’attestato per assistente familiare
Ottenere l’attestato per assistente familiare richiede la partecipazione a un esame scritto e uno orale. Durante queste prove, l’allievo dovrà dimostrare di essere in possesso di specifiche competenze tecniche che vanno oltre i requisiti descritti sopra.
Vediamo dunque cosa deve conoscere l’operatore per ottenere il tanto ambito patentino per badanti.
Le competenze richieste per ottenere il patentino
Un professionista che voglia ottenere l’attestato per badante è tenuto, prima di tutto, a conoscere le adeguate manovre di disostruzione, fondamentali per evitare il soffocamento degli anziani; ma anche le azioni da svolgere per prestare soccorso in casi di necessità.
Oltre a questo, il badante deve saper stimolare attivamente l’assistito durante le sue attività quotidiane e deve poter provvedere con facilità all’idratazione e all’igiene personale dell’anziano non autosufficiente, in modo da garantirgli un’esistenza serena e dignitosa.
Altro elemento da dimostrare è la conoscenza e il rispetto del codice deontologico di comportamento, quell’insieme di misure che definisce i comportamenti corretti da adottare e che garantisce il pieno rispetto della privacy, sia dell’assistito che della sua famiglia.
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Come avrai compreso, acquisire la patente di qualità, per un badante, significa poter dimostrare al datore il possesso di competenze di estrema rilevanza e garantirsi, quindi, una posizione preferenziale tra i candidati.
Dall’altro lato, per il datore di lavoro, avere un dipendente qualificato significa affidare le cure e l’assistenza del proprio caro con maggior tranquillità ed essere consapevoli che il badante potrà intervenire in modo autonomo in situazioni di necessità.
Affinché il badante riesca a guadagnare la fiducia del proprio datore, è fondamentale che frequenti corsi di qualità e che garantiscano una buona formazione sia dal punto di vista teorico che pratico. Corsi di questo tipo li puoi trovare sul portale Badacare.
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