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Mobilità per OSS: funzionamento e tipologie di trasferimento

Mobilità per OSS: funzionamento e tipologie di trasferimento

A volte accade che, per motivi personali, economici o familiari, ci si voglia trasferire o avvicinarsi a casa e, al tempo stesso, continuare il proprio lavoro in una sede diversa. In questi casi, una soluzione possibile, per i dipendenti pubblici, è la mobilità

Nell’articolo ci concentreremo proprio su come funziona la mobilità per OSS e vedremo quali sono le modalità previste per questo speciale trasferimento dedicato agli Operatori Socio Sanitari che lavorano nel settore pubblico.

Cosa si intende con mobilità?

La mobilità è uno spostamento definitivo o temporaneo, richiesto da chi lavora a tempo indeterminato in un’azienda pubblica. In altre parole, con la mobilità si può lavorare come oss in una sede diversa della stessa amministrazione, ad esempio un’azienda ospedaliera, ma nella zona di preferenza indicata, espressa volontariamente o proposta da un bando. 

La procedura per la richiesta di mobilità dipende dalla tipologia: se è volontaria, l’azienda decide se accettare o respingere la richiesta del lavoratore che vuole trasferirsi; se l’OSS partecipa a un bando, invece, per potersi trasferire egli dovrà vincerlo ed essere inserito in una graduatoria. Approfondiamo queste tipologie di trasferimenti e le loro caratteristiche nel prossimo paragrafo. 

Le tipologie di mobilità OSS previste

Esistono diverse tipologie di mobilità, che possono richiedere gli Operatori Socio Sanitari: 

  • mobilità volontaria
  • bando per mobilità
  • nulla osta preventivo 
  • cambio compensativo o interscambio 

Ogni tipologia ha delle procedure diverse da seguire, anche se queste hanno uno scopo comune: consentire all’OSS di potersi trasferire in un’altra sede senza interrompere il contratto di lavoro.

Volontaria

Come suggerisce la parola stessa, in questo caso l’OSS esprime la volontà di trasferirsi in una determinata zona con la stessa azienda pubblica, mantenendo lo stesso contratto. Perché i trasferimenti volontari degli OSS vadano a buon fine, l’azienda scelta dovrà accettare la richiesta di mobilità, mentre l’azienda in cui il professionista sta lavorando dovrà fornire il nulla osta.

Bando per mobilità

È la tipologia di mobilità alla quale gli OSS aderiscono quando un ente propone un bando. Come funziona? L’iter varia in base agli enti, ma in genere si invia la richiesta di mobilità e, in allegato, il curriculum aggiornato con le proprie esperienze. Dopo la selezione, si può essere chiamati per un colloquio o una prova orale. Infine, come per i concorsi pubblici, si aspetta la pubblicazione delle graduatorie di tutti i partecipanti per conoscere l’esito del bando.  

Nulla osta preventivo

Il nulla osta preventivo è una dichiarazione in cui l’azienda acconsente alla mobilità nel caso in cui l’OSS vinca o sia idoneo ai bandi a cui partecipa. Una soluzione che è prevista dalla legge D.L. 80/2021: solo gli infermieri e gli OSS che lavorano come dipendenti pubblici devono richiedere il nulla osta per inviare la richiesta di mobilità con successo. 

Cambio compensativo o interscambio

Si può definire questa tipologia come un cambio alla pari tra OSS perché, due Operatori Socio Sanitari, che lavorano come dipendenti pubblici e che hanno lo stesso livello professionale, possono scambiarsi il luogo di lavoro. 

Il cambio compensativo è la soluzione di trasferimento più lunga e complessa che richiede svariati mesi o persino un intero anno. Questo, di solito, è il tempo utile per cercare il collega che vuole scambiare la sede e che abbia lo stesso inquadramento lavorativo (ad esempio, entrambi con un livello BS) a cui proporre il trasferimento. 

Come funziona la mobilità per OSS?

Il profilo professionale dell’OSS varia per competenze, livelli di retribuzione, esperienza e luoghi in cui può lavorare, che vanno da RSA private fino a ospedali pubblici. Ed è proprio nel caso di aziende pubbliche (e se si ha un contratto a tempo indeterminato) che è possibile, per un OSS, richiedere la mobilità. 

Come visto, ogni tipologia ha le sue caratteristiche e modi di funzionare diversi. 

Nel caso di una richiesta volontaria, è fondamentale scrivere un documento con: 

  • nome e cognome
  • data e luogo di nascita 
  • profilo professionale e dichiarazione di essere un lavoratore a tempo indeterminato 
  • eventuali congedi, permessi che spettano
  • situazioni di familiari particolari, come genitori o figli a carico con disabilità
  • il proprio indirizzo pec 
  • autorizzazione trattamento dei dati (d.lgs. n. 196/03 e successive modifiche ed integrazioni)
  • data di realizzazione del documento 
  • firma 

A questo documento si allega il curriculum, eventuali pubblicazioni e fotocopie di titoli (per esempio, l’attestato del corso OSS) e un elenco completo dei documenti in fotocopia, corredata della propria firma.

Una volta che tutta la documentazione è pronta, si invia all’ente in formato pdf, tramite una mail certificata (la pec). È molto importante che la mail sia scritta in modo semplice e con un oggetto chiaro. Sarà l’ente che riceve la mail a confermare o respingere la richiesta di mobilità.

Nel caso della partecipazione a un bando, bisogna leggere attentamente le richieste, le istruzioni e presentare la domanda entro la data di scadenza.

Badacare: offerte di mobilità per OSS che operano nel settore privato

La mobilità, dunque, è una tipologia di trasferimento che interessa chi lavora a tempo indeterminato nelle aziende pubbliche. Una soluzione che rappresenta un modo di cambiare lavoro solo per una parte del personale OSS. 

Per supportare e facilitare la ricerca di lavoro di tutta la categoria, noi di Badacare raccogliamo offerte di lavoro di RSA e case di riposo che sono alla ricerca di Operatori Socio Sanitari competenti e qualificati. 

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