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Badante con vitto e alloggio: cosa dobbiamo sapere

Badante con vitto e alloggio: cosa dobbiamo sapere

Stai cercando una badante con vitto e alloggio?

Ti senti dentro una giungla di informazioni che ostruiscono il tuo cammino?

Non ti preoccupare, in breve, insieme, riusciremo a trovare una via d’uscita per l’assistenza del tuo genitore.

Il primo passo è quello della ricerca e stipula di un regolare contratto di assunzione della badante.

Se sei alla ricerca di una badante convivente qualificata?

Badante con vitto e alloggio: orario di lavoro e riposo

Il contratto collettivo nazionale per i lavoratori domestici, stabilisce che gli stessi possano lavorare per un massimo di 54 ore settimanali.

Pertanto, una badante convivente, munita di regolare contratto, può lavorare per dieci ore al giorno per cinque giorni.

Il sesto giorno, della settimana lavorativa, si dedicherà all’assistenza dell’anziano per quattro ore.

Indubbiamente, la nostra lavoratrice ha diritto a un giorno di riposo completo: la domenica.

Il diritto di riposo, nel giorno della domenica, è un beneficio di cui non ci si può privare.

Ma, anche nei giorni di lavoro, la badante con vitto e alloggio ha diritto al riposo.

Almeno 11 ore consecutive in cui non svolgere mansioni lavorative.

Conseguentemente, la badante ha diritto di riposare nelle ore notturne.

Certamente, non potrà garantirci una cura assidua durante la notte.

Senza dubbio, non possiamo richiederle un’assistenza continua 24 ore su 24.

Per approfondimenti leggi anche Badante convivente: la guida completa per l’assunzione

Badante con vitto e alloggio: cosa stabilisce il contratto collettivo nazionale

Abbiamo assunto una badante con vitto e alloggio, che abita con il nostro genitore.

Certamente, dobbiamo sapere che dobbiamo fornirle sia il vitto e sia l’alloggio.

Senza dubbio, la badante convivente ha diritto di vivere nell’abitazione dell’assistito.

Ciò significa che dobbiamo far sì, che la nostra badante convivente possa avere uno spazio idoneo per sé.

Altresì, il nostro ordinamento giuridico ci dice che dobbiamo fornirle il vitto, cioè il cibo necessario per una giusta alimentazione.

L’art. 35 del contratto collettivo nazionale del lavoro domestico ci dice :

1. Il vitto dovuto al lavoratore deve assicurargli una alimentazione sana e sufficiente; l’ambiente di lavoro non deve essere nocivo all’integrità fisica e morale dello stesso.

2. Il datore di lavoro deve fornire al lavoratore convivente un alloggio idoneo a salvaguardarne la dignità e riservatezza.

3. I valori convenzionali del vitto e dell’alloggio sono fissati nella tabella F allegata al presente contratto e sono rivalutati annualmente ai sensi del successivo art. 37

I costi da affrontare per una badante con vitto e alloggio

Se la nostra assistente familiare vive nella casa insieme all’assistito, oltre alla sua retribuzione mensile,come già abbiamo detto, le spetterà anche il necessario per nutrirsi e l’alloggio.

Il contratto collettivo nazionale di lavoro ci dice che, nel caso in cui la badante non usufruisce in natura del vitto e alloggio, alla stessa spetta un’indennità.

L’importo, dell’ indennità in sostituzione per l’anno 2020, è lo stesso in vigore durante l’anno passato.

Pertanto, in totale l’indennità giornaliera sostitutiva del vitto e alloggio è pari ad euro 5,61 , così suddivisa:

  • 1,96 euro che comprende la colazione e il pranzo
  • 1,96 euro per la cena
  • 1,69 per l’alloggio

In alcuni casi, la badante con vitto e alloggio, usufruisce solamente di una quota: per esempio solo dell’alloggio.

Naturalmente, la badante avrà diritto di ricevere in sostituzione la parte relativa agli alimenti.

Pertanto, nella retribuzione ci sarà una voce dedicata all’indennità sostitutiva, pari ad euro 3,92 per ogni giorno.

Certamente, l’indennità sostitutiva incide anche su altri aspetti del rapporto di lavoro.

Analizziamo, insieme, alcune casistiche che possono aiutarci a chiarire meglio la questione. Leggi anche: la badante deve risiedere con l’assistito?

Ferie

Nel periodo delle ferie, la badante con vitto e alloggio, deve ricevere l’indennità sostitutiva?

Nel mese di assenza è evidente che la lavoratrice non ha usufruito del cibo e della dimora.

Indubbiamente, il compenso mensile, relativo al mese di vacanza, dovrà contenere anche l’indennità di vitto e alloggio che ad oggi è pari ad euro 5,61 per ogni giorno di ferie.

Se la nostra lavoratrice ha maturato 26 giorni di ferie la quota di indennità equivale ad euro 145,86 (26*5,61= 145,86 euro).

Tale somma va inserita nella retribuzione del mese delle ferie. Leggi anche: ferie badante, la guida completa per gestirle

Permessi retribuiti e malattia

Può succedere che la badante convivente abbia la necessità di richiedere un permesso retribuito.

Oppure ha presentato il certificato medico che attesta una malattia guaribile in qualche giorno.

In questi casi cosa si deve fare?

Sicuramente, la lavoratrice assente giustificata, non può usufruire del vitto e alloggio come stabilito nel contratto collettivo nazionale di categoria.

Il datore di lavoro ha il dovere di erogarle l’indennità sostitutiva.

Naturalmente, la badante con vitto e alloggio, dovrà trovare la parte di somma relativa all’indennità, inserita nella retribuzione del mese di riferimento.

Va sottolineato che l’indennità di vitto e alloggio spetta solo in caso di permessi retribuiti.

Ovviamente, se la lavoratrice richiede un permesso non retribuito, alla stessa non è dovuta alcuna indennità.

Tredicesima

La tredicesima, per definizione, è una mensilità aggiuntiva, versata in supplemento nel mese di dicembre.

Solitamente, spetta a tutti i lavoratori dipendenti.

Certamente, va pagata anche alla badante con vitto e alloggio.

In questo caso nella tredicesima va sempre conteggiata l’indennità sostitutiva del vitto e alloggio.

Trattamento di fine rapporto

Senza dubbio occorre tener presente dell’indennità sostitutiva del vitto e alloggio per conteggiare il trattamento di fine rapporto, come stabilito nell’art. 40 co.1 del contratto collettivo nazionale colf e badanti.

Conseguentemente, per il calcolo del trattamento di fine rapporto, bisogna considerare anche l’indennità sostitutiva.

Per un ulteriore approfondimento, sui costi da affrontare per una badante convivente leggi Quanto e come pagare la badante. La guida completa

Lo staff di badacare.com

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