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Scatti d’anzianità colf e badanti

Scatti d’anzianità colf e badanti

Se da un lato vi è grande cura e apprensione per i contributi che i datori di lavoro devono versare ai propri dipendenti, dall’altro c’è un elemento che spesso viene trascurato da entrambe le parti: si tratta degli scatti d’anzianità.

Gli scatti di anzianità per colf e badanti funzionano esattamente come quelli di qualunque altro lavoratore dipendente ed è bene riservare loro la giusta attenzione. Essi, infatti, impattano sulla somma di denaro che il datore deve versare al lavoratore e, nonostante si tratti di un aumento non molto consistente, è bene riservargli la giusta attenzione.

Vediamo quindi, nel dettaglio, come funzionano gli scatti d’anzianità per colf e badanti e quando devono essere pagati.

Scatto d’anzianità colf e badanti: come funziona

Colf e badanti che prestano servizio da diverso tempo presso lo stesso datore di lavoro hanno diritto a un piccolo aumento dello stipendio legato, appunto, all’anzianità del servizio. 

Per badanti e colf, gli scatti sono regolamentati dall’art. 37 del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Domestico. Tale articolo stabilisce che:

  • Gli scatti maturano solo se i collaboratori domestici lavorano presso lo stesso datore di lavoro da almeno due anni
  • Con gli scatti, la colf avrà un aumento del 4% sulla retribuzione minima contrattuale prevista per ogni livello d’inquadramento
  • Il numero massimo di scatti è 7
  • Il primo scatto di anzianità matura dal mese successivo al compimento di ogni biennio di servizio

Come si calcolano gli scatti d’anzianità di colf e badanti

Come abbiamo accennato sopra, calcolare gli scatti d’anzianità di colf e badanti è semplice: per ogni biennio che il lavoratore passa presso il medesimo datore, egli avrà un aumento del 4% sulla paga minima sindacale e ciò potrà avvenire per un massimo di 7 bienni.

Tuttavia, per evitare qualunque tipo di incomprensione su quanto il lavoratore prenderà in più, ci sono alcune precisazioni da fare in merito allo scatto. Quest’ultimo infatti:

  • viene sempre calcolato sullo stipendio minimo previsto dalla legge e non sulla retribuzione effettiva che percepisce il lavoratore. Per questo, ogni anno, è bene andare a vedere a quanto ammonta lo stipendio minimo per ogni livello di inquadramento di colf e badanti.
  • non può essere assorbito dall’esistenza di un eventuale superminimo.Con questo termine si intende la differenza tra lo stipendio che il datore paga al lavoratore e la paga minima prevista dalla legge. Il fatto che lo scatto d’anzianità non possa essere assorbito dal superminimo significa che il datore ha l’obbligo di pagare lo scatto anche se lo stipendio che ha pattuito con il lavoratore è maggiore di quello minimo previsto dalla legge.
  • Essendo sempre calcolato sulla paga minima e poiché tale paga viene aumentata ogni anno, il valore dello scatto si modifica annualmente. Ciò significa che ogni anno cambiano sia l’importo complessivo della paga sia quello degli scatti.

Scatti colf: ci pensa Badacare!

Eseguire il calcolo degli scatti d’anzianità di colf e badanti in totale autonomia e ricordarsi che ogni biennio va tenuto conto di questo aumento della retribuzione, può diventare complicato per chi non ha dimestichezza con le buste paga.

Per questo noi di Badacare abbiamo pensato a un servizio personalizzato attraverso cui il datore può delegare tutte le questioni burocratiche a dei professionisti. 

Grazie a Badapay, i nostri clienti possono contare sulla professionalità di un team di consulenti del lavoro e commercialisti per la gestione della paga e dei contributi della colf. 

In questo modo, tu potrai stare più tranquillo e il lavoratore alle tue dipendenze potrà ricevere sempre una busta paga corretta.