Accompagnamento anziani: chi ne ha diritto e come richiederlo

Spesso capita di non avere le idee chiare sull’indennità di accompagnamento per gli anziani. Chi ne ha diritto, ad esempio? Come si fa a richiederla?

La burocrazia può essere purtroppo ingarbugliata ed è per questo che in quest’articolo proveremo a fare chiarezza su un tema molto importante per chi si prende cura di un genitore o un parente un po’ avanti con gli anni.

Chi ha diritto all’accompagnamento anziani?

La prima cosa da precisare è l’età dalla quale si può fare richiesta per l’indennità di accompagnamento per gli anziani. Ne hanno diritto tutti i cittadini che abbiano un’età minima di 67 anni.

Non basta però solo l’età anagrafica per accedere a questo diritto.

Tra gli altri requisiti dell’accompagnamento per anziani c’è lo stato d’invalidità. Per ottenere questa indennità occorrerà infatti essere invalidi al 100% in modo permanente per l’Istituto nazionale di previdenza sociale.

Bisognerà inoltre dimostrare di non essere in grado di camminare autonomamente senza l’aiuto di un accompagnatore oppure di non essere in grado di compiere le normali attività quotidiane avendo bisogno di costante assistenza.

Molto spesso quindi chi ha diritto a questa indennità necessita di continua assistenza. A questo proposito il nostro servizio Badante potrebbe esservi molto utile!

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Come si richiede la domanda di accompagnamento?

Il primo passo per la richiesta di accompagnamento per anziani è ottenere il certificato di invalidità al 100%.

Questa procedura va richiesta al medico di base, il quale inoltrerà la domanda all’Inps. In seguito il patronato invierà la documentazione relativa ai redditi del richiedente. Successivamente il cittadino che ne fa richiesta verrà contattato dall’ASL di riferimento per una visita medica che certifichi il grado di invalidità.

Dopo questa visita il richiedente riceverà un verbale dove viene specificato il grado di invalidità riconosciuto.

E’ importante sottolineare che per accedere all’invalidità del 100% si dovrà avere un reddito inferiore a 17.340,17 € relativo all’anno in cui si fa la richiesta di accompagnamento per anziani.

Se viene accertata l’invalidità al 100% si percepirà l’accompagnamento per anziani dall’Inps a partire dal mese successivo al recepimento del verbale.

Quali documenti servono per fare la domanda di accompagnamento?

Sia che si scelga la procedura tradizionale (partendo dalla richiesta al medico di base) e sia che si opti per la procedura semplificata (facendo richiesta direttamente al patronato), ottenere l’accompagno per anziani richiede la presentazione di alcuni documenti.

I documenti per l’accompagnamento per anziani sono:

• Dati anagrafici del richiedente
• Dati anagrafici dell’eventuale coniuge o rappresentante legale
• Indirizzo di domicilio e residenza
• Informazioni su eventuali ricoveri del richiedente
• Eventuale delega alla riscossione di un terzo o in favore di associazioni
• Modalità di pagamento scelto per ricevere l’indennizzo

Alcuni di questi dati faranno parte del modello AP70 che sarà cura del patronato compilare ed inviare all’Inps. Questo modello si occupa della “Verifica dati socio-economici e reddituali per la concessione delle prestazioni economiche”.

Dove si fa la domanda di accompagnamento?

Come ricordato quindi la domanda di accompagnamento per anziani può essere richiesta recandosi ad un patronato di riferimento. Sarà compito dell’ufficio raccogliere i documenti necessari e spiegare al richiedente tutte le procedure per accedere a questa indennità.

In alternativa si potrà naturalmente compilare autonomamente parte della documentazione ed inoltrarla all’Inps tramite l’area personale del sito.

Quanto ammonta l’assegno di accompagnamento?

Veniamo ora ad un aspetto fondamentale ossia a quanto ammonta l’assegno di accompagnamento per anziani.

Il sussidio di accompagnamento per anziani ha una cifra fissa di 530, 27 € mensili per 12 mensilità annue.

A differenza dell’indennità di invalidità civile, la pensione di accompagnamento per anziani non ha la tredicesima. Ciò si spiega a causa dell’importo maggiore di tale sussidio rispetto a quello relativo all’indennità di invalidità.

Che differenza c’è tra accompagnamento e invalidità?

Precisiamo infine le differenze tra accompagnatoria per anziani e l’invalidità civile.

Mentre quest’ultima può essere ottenuta da chiunque abbia un’età compresa tra i 18 e 67 anni, che soffra di gravi patologie oppure di deficit fisici, psichici, visivi e uditivi, la richiesta di invalidità per anziani può essere richiesta solo da invalidi al 100% in modo definitivo che abbiano superato i 67 anni di età e non siano più autosufficienti.

Per ottenere questa indennità resta fondamentale rispettare i criteri di reddito.

Per completezza specifichiamo che l’accompagnamento può essere ottenuto anche dai minori di 18 anni che soffrano di gravi patologie invalidanti a livello fisico oppure a livello psichico. Anche in questo caso sarà dirimente rientrare nei limiti di reddito dichiarato per poter ottenere l’accompagnamento.

Per concludere l’articolo, quel che ci preme sottolineare è che, in ogni caso, sia che una persona risulti invalida sia che questa abbia diritto ad un assegno di mantenimento, una delle questioni con cui sicuramente bisognerà fare i conti è la ricerca di una persona che sia in grado di assistere il disabile nel modo più adeguato. Come fare? Sicuramente la soluzione ideale è visitare la lista del personale badanti messa a disposizione da Badacare. Qui, infatti, puoi trovare assistenti che hanno eseguito lo specifico corso di formazione Badanti messo a disposizione dalla nostra azienda. In questo modo, ai tuoi cari garantirai solo personale serio e competente!