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Dimissioni badante: modalità e preavvisi

Dimissioni badante: modalità e preavvisi

Come qualunque lavoratore alle dipendenze di un superiore, anche colf e badanti hanno il diritto di presentare le dimissioni dal loro incarico a un certo momento del loro percorso lavorativo.

Tuttavia, per interrompere il rapporto di lavoro e presentare la lettera di dimissioni, colf e badanti devono sapere che esistono alcune regole specifiche e che esse riguardano sia la modalità che i tempi di preavviso. 

L’iter da seguire per presentare le proprie dimissioni, infatti, varia in modo significativo da badante convivente o non convivente e dal periodo trascorso alle dipendenze del medesimo datore di lavoro.

Esaminiamo, quindi, tutte le regole per presentare le dimissioni dal lavoro domestico.

Come dare le dimissioni da badante?

Per presentare le dimissioni, il lavoratore domestico deve presentare al datore di lavoro una lettera in cui dichiara di voler interrompere il rapporto di lavoro. Le modalità e i tempi di preavviso per le dimissioni del badante sono stabiliti dal CCNL e, nello specifico, esse sono state descritte all’interno dell’art. 59.

L’articolo dichiara che i tempi di preavviso delle dimissioni di colf e badanti dipendono dall’impiego settimanale e dal livello di anzianità acquisita dal lavoratore presso lo stesso datore di lavoro.

Quanti giorni di preavviso deve dare la badante per licenziarsi?

Analizziamo nel dettaglio le tempistiche previste per la presentazione delle dimissioni volontarie di colf e badanti.

Per i rapporti di lavoro non inferiori alle 25 ore settimanali sono previsti:

  • 15 giorni di preavviso: se il badante ha maturato fino a 5 anni di anzianità presso il medesimo datore di lavoro
  • 30 giorni di preavviso: se il badante ha maturato oltre 5 anni di anzianità presso il medesimo datore di lavoro

Per i rapporti di lavoro inferiori alle 25 ore settimanali sono previsti:

  • 8 giorni di preavviso: se il badante ha maturato fino a 2 anni di anzianità presso il medesimo datore di lavoro
  • 15 giorni di preavviso: se il badante ha maturato oltre 2 anni di anzianità presso il medesimo datore di lavoro

Dimissioni volontarie del colf senza preavviso

Se le dimissioni del lavoratore domestico non vengono comunicate al datore di lavoro con il giusto preavviso, allora al badante potrà non verrà versato l’importo che gli sarebbe spettato in quel periodo lavorativo.

Tuttavia, il datore di lavoro può decidere anche di non trattenere l’importo che spetterebbe alla badante che presenta le proprie dimissioni. Questo significa che, in alcuni casi, se il datore esonera la lavoratrice dal dovere di preavviso, ess può presentare le sue dimissioni immediate e ricevere comunque l’importo che le spetterebbe.

Ricordiamo infine che presentando la propria dimissione, il badante, una volta terminato l’incarico, non avrà diritto all’indennità di disoccupazione (Naspi). Essa, infatti, spetta solo a chi si ritrova involontariamente disoccupato. 

Per approfondire, leggi anche l’articolo sul licenziamento badante.