Cosa rende un anziano felice? La spiegazione con 5 consigli utili

Lo sapevi che gli anziani sono generalmente più felici dei giovani?
Infatti, questo fenomeno è chiamato il paradosso dell’invecchiamento. Le persone più anziane che hanno attraversato molte sfide e avversità nel corso della loro vita hanno acquisito resilienza e, sebbene gli anziani sperimentano un declino fisico e mentale, spesso, si sentono più soddisfatti della loro vita rispetto alla popolazione giovane.

Ma, praticamente, cosa si può fare per essere più felici?
I 5 consigli per essere felici da un’anziano felice
1) Connessione sociale
Passare il proprio tempo con i propri familiari e amici è estremamente importante. Infatti, è stato dimostrato che l’interazione umana offre un importante contributo al benessere mentale. Sedersi in una panchina nel giardino di casa, bere una tazza di Tè in compagnia, visitare centri sociali, o partecipare ad eventi locali sono attività che consentono agli anziani di rimanere in contatto con persone che amano.
2) Indipendenza e autodeterminazione
Gli anziani amano decidere per conto loro le attività da svolgere. Questo atteggiamento è positivo per rimanere in controllo di se stessi, essere autonomi e mantenersi giovani.
3) Focus sulle abilità residue
Le persone anziane sono consapevoli delle abilità che sanno svolgere da quelle che non sono più in grado di fare. Tuttavia, questo aspetto non li scoraggia perché il loro apprezzamento si focalizza sul senso di libertà e sul tempo libero.
4) Mantenersi attivi fisicamente, mentalmente e socialmente
Attività fisiche, mentali e sociali se costanti contribuiscono a un invecchiamento positivo, sereno e felice. Inoltre, diversi studi hanno dimostrato che il volontariato è un’attività che è risultata essere molto positiva per una vecchiaia in salute.
5) Continuare ad imparare e a giocare
Un apprendimento lungo una vita consente alle persone di non smettere di amare la vita. Su tutte le attività per apprendere, leggere contribuisce in modo significativo a mantenere la propria mente attiva. Anche giocare risulta essere positivo per la salute mentale. Una ricerca recente ha dimostrato che il gioco delle parole crociate sia effettivamente in grado di ridurre l’annebbiamento mentale negli anziani.
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Il ruolo della badante nell’invecchiamento attivo

Per molti anziani, arriva il momento che la propria autosufficienza possa compromettersi in modo parziale o totale. E, quindi, risulta indispensabile rivolgersi ai servizi di una badante.
Nonostante, chiedere aiuto risulti indispensabile. Questo aspetto non deve incidere sulla felicità dell’anziano.
Infatti, è importante che l’anziano mantenga la propria felicità non rinunciando, per quanto possibile, di soddisfare i 5 punti sottolineati in precedenza.
- La badante deve supportare l’anziano nel rimanere in contatto con i propri amici, familiari e conoscenti promuovendo l’interazione sociale.
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- La badante deve poter garantire l’indipendenza decisionale dell’anziano, chiedendo sempre il suo parere prima di svolgere qualsiasi attività.
- La badante deve promuovere l’autonomia dell’anziano laddove risulti ancora possibile, in modo da mantenere intatte le proprie abilità residue.
- La badante deve consentire all’anziano di rimanere attivo dal punto di vista fisico, mentale e attraverso interazioni sociali.
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- La badante deve favorire l’apprendimento continuo dell’anziano, magari aiutandolo nel reperire nuovi contenuti fonte di apprendimento. E dimostrarsi in grado di essere un valido partner di giochi come cruciverba, giochi di carte, ecc…
In sintesi, una badante valida lo è quando favorisce l’autonomia dell’anziano e con empatia intende i suo desideri e interessi di apprendimento.