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Badanti: nuove regole col Decreto Trasparenza

Badanti: nuove regole col Decreto Trasparenza

Il Decreto Trasparenza è un decreto del 13 agosto 2022 formulato per tutelare i lavoratori dipendenti. Il suo obiettivo è quello di garantire ai lavoratori, compresi quelli dell’ambito domestico e assistenziale, delle condizioni di lavoro più etiche e trasparenti

Nello specifico, per quanto riguarda colf e badanti, il decreto prevede che ogni datore di lavoro debba essere chiaro sulla condizione lavorativa del proprio dipendente e che debba mettere a disposizione di quest’ultimo documenti, cartacei o elettronici, che permettano al lavoratore di informarsi e chiarire eventuali dubbi in qualunque momento. 

Ma entrando nel dettaglio, cosa prevedono le nuove regole per badanti e colf? Vediamo di seguito gli obblighi, i casi di esclusione e quali sanzioni ci sono per chi non le rispetta.

Nuova normativa sui badanti: cosa prevede

La prima novità sulla legge badanti prevista dal Decreto Trasparenza è la consegna del contratto di lavoro prima di iniziare la collaborazione. Infatti, la lettera di assunzione di colf e badanti deve contenere delle informazioni chiamate “elementi essenziali del rapporto di lavoro” che la badante deve conoscere sin dall’inizio.

Nello specifico, le informazioni da inserire nel contratto di assunzione sono: 

  • i dati del datore di lavoro e del lavoratore
  • il luogo di lavoro 
  • l’orario di lavoro, ma se è imprevedibile bisogna farlo presente 
  • il periodo di prova, se previsto
  • il periodo di formazione, se previsto
  • una breve descrizione del lavoro e le mansioni da svolgere 
  • la data di inizio del lavoro
  • la data di fine del lavoro se il contratto è a tempo determinato
  • la procedura e i termini del preavviso per la fine del lavoro 
  • i congedi retribuiti
  • i giorni e la durata delle ferie
  • l’organizzazione del lavoro
  • gli enti e le organizzazioni che sono coinvolti nel rapporto di lavoro, come Inps e Cassacolf

La normativa per badanti e colf prevede anche che lo stipendio della badante non debba più essere indicato sotto forma di cifra. Al contrario, per avere una chiarezza maggiore, è necessario specificare gli elementi che lo compongono. Tra questi rientrano: 

  • la paga oraria
  • il minimo tabellare
  • il livello della badante
  • le indennità previste  
  • il superminimo (somma aggiuntiva alla retribuzione lorda prevista dal CCNL)

Inoltre, è obbligatorio specificare il giorno del pagamento e la modalità con cui viene effettuato. Questo significa che è obbligatorio specificare se il pagamento avviene con bonifico bancario o in contanti. 

Queste regole valgono anche per chi usa il Libretto famiglia Inps per prestazioni di lavoro occasionale. In questo caso, per pagare il collaboratore si hanno a disposizione dei voucher specifici.

Infine, la nuova normativa per le badanti prevede anche che il datore di lavoro consegni queste informazioni al dipendente attraverso un documento, cartaceo o elettronico, appena inizia l’assunzione o entro una settimana. In questo modo, la badante potrà informarsi e accedere ai documenti ogni volta che vorrà. 

Legge per badanti: casi di esclusione

Come accade spesso, le nuove norme per badanti non valgono per chiunque, ma esistono dei casi di esclusione. In particolare, gli obblighi non sono validi per i lavoratori autonomi – quindi con partita iva – o per chi lavora come dipendente ma che è in servizio all’estero.

Altri casi particolari di esclusione riguardano le ore di lavoro: se la durata media è di tre ore a settimana o inferiore per almeno quattro settimane consecutive, non si applica la nuova legge.

Nuovo contratto badanti: sanzioni per chi non rispetta gli obblighi

Se l’ispettorato del lavoro esegue dei controlli e individua delle anomalie, ci sono delle sanzioni ben precise. Difatti, chi non rispetta la nuova legge badanti deve pagare una multa che va da 250€ fino a 1500 €. Le multe riguardano solo il datore di lavoro e possono essere fatte sia nei casi in cui quest’ultimo abbia indicato informazioni sbagliate o incomplete, sia qualora abbia indicato tutti gli elementi necessari, ma lo abbia fatto in ritardo.

Ricordiamo, inoltre, che la legge riguarda anche le assunzioni effettuate dal 1° agosto 2022 in poi, quindi non solo per le persone assunte dopo l’entrata in vigore della legge (13 agosto 2022).

In questo quadro complesso e delicato, adempiere a tutti gli obblighi burocratici per la regolarizzazione della badante è un impegno importante. Per evitare errori e adeguarsi alla nuova legge in maniera del tutto serena è importante affidarsi ai giusti partner.

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