Riposo per badanti: com’è regolamentato
Il riposo lavorativo è un concetto molto importante legato al recupero di energie, al relax, ai momenti di svago per avere una buona qualità della vita, ma anche un buon rendimento sul lavoro. Un aspetto troppo spesso sottovalutato, in particolare per quanto riguarda le ore di riposo per badanti conviventi che prestano assistenza a una persona anziana o un disabile.
Capita spesso, infatti, che si voglia mettere al primo posto le proprie esigenze e non quelle del lavoratore. Quest’ultimo, ha diritto a ore di riposo giornaliere e settimanali che, se non garantite – nella peggiore delle ipotesi – possono fare in modo che la badante convivente lasci il posto di lavoro, per via dell’isolamento venuto a crearsi dell’eccessivo carico fisico e mentale delle mansioni.
Bisogna quindi pensare a creare un ambiente di lavoro equilibrato e sereno, garantendo le ore di riposo previste dalla legge. Questo è fondamentale non solo per rispettare il lavoro altrui, ma anche per essere in regola con la legge ed evitare di incorrere in sanzioni.
Quante ore di riposo deve fare una badante convivente?
In una settimana, le ore di riposo per una badante convivente devono essere 36. Questo è ciò che prevede il contratto collettivo nazionale del lavoro domestico (CCNL), un documento che regola non solo le ore di lavoro e riposo, ma anche il rapporto di lavoro tra datore e badante, i contratti, le assunzioni, i periodi di prova e molti altri aspetti utili per questo mondo del lavoro.
Tipologie di riposo delle badanti conviventi
Diurno o notturno, convivente o non convivente: le ore di riposo delle badanti hanno molte variabili in base alla tipologia di lavoro e quindi anche in base alla tipologia di contratto.
Nel caso specifico delle badanti conviventi, le tipologie di riposo principali si raggruppano in riposo settimanale, il riposo giornaliero, festività e ferie.
1. Riposo settimanale
Il riposo settimanale delle badanti è di 36 ore, di cui 24 sono di domenica mentre le altre 12 ore cadono in un giorno della settimana concordato tra datore e lavoratore (spesso sono per il sabato da mezzogiorno in poi).
Potrebbe comunque capitare che un giorno ci sia un imprevisto e che si abbia bisogno della presenza della badante nonostante il suo giorno di riposo settimanale.
Cosa fare in questi casi?
In base al giorno si può richiedere la presenza, che avrà poi diversa retribuzione:
- nel giorno feriale, la paga sarà come un giorno normale, ma con aggiunta del 40% (si possono anche chiedere 12 ore di riposo in un giorno diverso rispetto al giorno stabilito)
- di domenica, le ore di riposo dovranno essere recuperate il giorno dopo e le ore lavorate avranno una maggiorazione del 60% in busta paga
2. Riposo giornaliero
Come per ogni lavoratore, anche per le badanti conviventi è previsto un riposo giornaliero:
- durante le ore di lavoro, con un pausa di almeno 2 ore (di solito nel pomeriggio)
- nell’arco della stessa giornata, 11 ore consecutive di riposo tenendo in considerazione se il lavoro è svolto di giorno o di notte
Un discorso diverso deve essere fatto per il riposo giornaliero delle badanti non conviventi che svolgono fino a 6 ore di lavoro. In tal caso, essendoci meno ore a disposizione, la pausa pranzo è considerata tempo da dedicare al riposo.
3. Festività
Le ore di riposo della badante, durante le festività, sono considerate al pari della domenica.
Per legge, tra le festività rientrano:
- Capodanno, 1° gennaio
- Epifania, 6 gennaio
- Lunedì di Pasqua
- Festa della Liberazione, 25 aprile
- Festa dei lavoratori, 1° maggio
- Festa della Repubblica, 2 giugno
- Ferragosto, 15 agosto
- Festa di Ognissanti, 1° novembre
- Immacolata Concezione, 8 dicembre
- Natale, 25 dicembre
- Santo Stefano, 26 dicembre
- Giorno del Santo Patrono
Se la festività cade di domenica, la badante può decidere se scegliere un’altra giornata di riposo oppure se optare per il pagamento della festività (pari a 1/26 della retribuzione globale del mese).
4. Ferie
Tra le ore libere delle badanti ci sono infine le ferie, che rappresentano circa 26 giorni lavorativi all’anno.
Come stabilisce il contratto collettivo, bisogna godere delle ferie almeno 2 settimane all’anno (di solito tra giugno e settembre) che è possibile suddividere in due periodi dell’anno (se c’è un accordo tra badante e datore di lavoro).
Infine, il Contratto Collettivo prevede che le ferie rimanenti debbano essere liquidate solo alla fine del rapporto lavorativo.
Perché è importante stabilire le ore di riposo della badante
Più tranquillità e serenità nelle attività quotidiane e voglia di rimanere nel luogo di lavoro sono solo alcuni dei benefici che scaturiscono dalla definizione delle ore di riposo delle badanti.
È importante stabilirle sin da subito, per un rapporto onesto e duraturo e, al tempo stesso, per evitare incomprensioni o un abbandono del lavoro da parte della badante. Inoltre, le ore di riposo vanno concordate e rispettate per evitare – nella peggiore delle ipotesi – vertenze sindacali.