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Badante uomo o donna? la differenza è davvero importante?

Badante uomo o donna? la differenza è davvero importante?

Badante uomo o badante donna?

A molti di noi sarà capitato di pensare “se un giorno mia madre avesse bisogno di assistenza costante dovrei cercare per lei UNA badante? Si sentirebbe a proprio agio con un badante uomo?”.

Ma soprattutto, “il badante uomo esiste? …

E se sì, sono in grado di svolgere questo lavoro al pari di come farebbe una donna?”.

Diciamocelo, il sessismo o i pregiudizi di genere esistono e sono molto diffusi nella nostra società, in maniera più o meno latente. Anche, purtroppo, nel mondo del lavoro.

Pensiamo ad esempio al mondo della politica: le donne sono numericamente meno degli uomini e poche ricoprono ruoli apicali. Così come nelle grandi multinazionali.

Il caso inverso: è difficile pensare ad un badante uomo

Il mondo dell’assistenza, al contrario dei casi sopra citati, è connotato dalle preponderanza del genere femminile.

La visione preconcetta per cui il prendersi cura è qualcosa di femminile è sedimentata nel tempo. Si pensa che l’assistere appartenga in modo naturale alla donna: è la donna che deve accudire i figli quando nascono e durante la crescita e il lavoro di cura all’esterno non è altro che il prolungamento della sua vita domestica.

In realtà in tutto ciò non c’è nulla di naturale: lo stereotipo è socialmente e culturalmente costruito.

Quindi anche per quanto riguarda la badante o assistente familiare non è detto che questa debba essere per forza una donna. Ogni storia familiare è diversa dalle precedenti ed è necessario effettuare un’attenta analisi dei bisogno per comprendere quale potrebbe essere la risorsa migliore.

Il badante uomo in Italia

Esistono uomini, che pur non rinunciando alla propria identità di genere, decidono di dedicarsi a lavori tipicamente femminili, come il baby-sitter o il badante appunto.

badante uomo - i dati
Aumento percentuale del badante uomo in Italia

Talvolta potrebbe essere necessario rivolgersi ad un badante uomo, ad esempio se la persona da assistere ha problemi di mobilità ed è particolarmente in sovrappeso.

Il problema principale che sorge a riguardo, si collega alla dimensione più intima: una signora anziana potrebbe sentirsi a disagio se fosse un badante uomo a doverla aiutare nel fare la doccia o a vestirla. E viceversa nel caso in cui fosse un uomo ad essere assistito da una donna.

Il vantaggio dell’assistenza a domicilio…di poter scegliere

Il vantaggio, però, dell’assistenza domiciliare è che la famiglia e l’assistito possono scegliere liberamente l’assistente familiare da assumere, secondo propri criteri di preferenza. Sul sito di Badacare, ad esempio, potrete decidere di selezionare profili di sole donne o soli uomini, oppure rimanere neutrali.

Probabilmente, e il dubbio per quanto detto sino ad’ora è d’obbligo, un’anziana signora riuscirebbe a instaurare più facilmente una relazione affettiva solida e fondata sulla fiducia con un’altra donna, senza avere pudore del proprio corpo. Insieme potranno comparare esperienze di gioventù, condividere gusti sull’abbigliamento o sulla pettinatura, o ancora scambiarsi segreti sulle ricette preferite.

Al contrario, un uomo anziano e un badante uomo potranno trovare più affinità di atteggiamento, di linguaggio e di interessi.

O forse no…in fondo anche questi sono ragionamenti fondati su ciò che siamo abituati a credere.

 

Elisabetta Surace, care manager di Badacare

1 Comment

  1. […] donna potrebbe non gradire essere l’essere assistita da un uomo ed un uomo potrebbe essere indisposto se a prestagli assistenza è una […]

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