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Badante in cucina: le regole da seguire

Badante in cucina: le regole da seguire

Per una giusta alimentazione dell’anziano è necessario che la badante, in cucina, conosca bene come nutrire il suo assistito.

Certamente, la badante in cucina dovrà informarsi sui gusti dell’anziano.

Inoltre, dovrà informarsi sulle abitudini alimentari dell’anziano.

Tutte queste informazioni potranno essere un supporto alla badante in cucina.

Gestire serenamente e correttamente l’alimentazione rende migliore la vita nell’etĂ  senile.

Per approfondimenti leggi anche: Assistenza domiciliare: l’alimentazione dell’anziano. 

Alimentazione degli anziani

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E’ importante che l’anziano segua un’alimentazione equilibrata che possa aiutarlo a ridurre i rischi di malattie.

Altresì, garantirĂ  un maggior  benessere del corpo.

Sovente, gli anziani sono propensi a mangiare sempre gli stessi alimenti.

Insomma, tendono a nutrirsi sempre nello stesso modo.

Sul lungo periodo, la poca varietà della dieta, può condurre ad un calo d’interesse verso il cibo o a carenze alimentari.

Insomma, si corre il rischio di una cattiva alimentazione.

Cattiva alimentazione e conseguentemente gravi rischi per la salute dei nostri anziani.

Per una vita in salute e in forma è fondamentale nutrirsi in modo adeguato.

Senza dubbio, con la terza etĂ , le calorie da assumere nel corso della giornata diminuiscono.

Sicuramente, l’attività fisica di un soggetto anziano sarà minore.

Conseguentemente, perché possa mantenersi sano a lungo, dovrebbe mangiare minori quantità di cibo.

Sebbene le dosi da ingerire devono essere ridotte, ciò non significa eliminare dalla dieta alcuni alimenti.

Il segreto sta sempre nell’equilibrio e nella varietĂ .

Badante in cucina i consigli

1. Badante in cucina: per l’assistito scegliere una cucina del luogo

Una buona badante in cucina deve essere attenta all’alimentazione dell’anziano.

Moltissime badanti straniere, troppo spesso, cucinano piatti legati alla tradizione del loro paese di provenienza.

Si presenta, allora, un grande rischio: i sapori diversi non verranno accolti con entusiasmo dall’anziano.

Il nostro caro perderĂ   l’interesse verso il cibo.

Il consiglio, invece, è di optare, per la preparazione di piatti che rispettano le tradizioni locali regionali.

Certamente, un piatto legato alla tradizione dell’assistito sarà uno stimolo ad alimentarsi bene e con soddisfazione.

Ormai, nell’era del digitale è decisamente veloce e immediato cercare ricette da proporre.

Per questo, è importante affidarsi a badanti professioniste che svolgono il loro lavoro con dedizione e amore.

2. Badante in cucina: conoscere l’alimentazione dell’assistito e seguire i suoi gusti

Obiettivo è rendere  il momento del pasto un’ esperienza giornaliera positiva.

Il primo passo è conoscere l’alimentazione dell’assistito.

Insomma, informarsi bene su come si nutre l’anziano.

Sicuramente, è fondamentale ci sia un dialogo tra i familiari e la badante.

E’ di grande utilità che i caregiver spieghino bene, alla badante in cucina, come l’anziano mangiava prima del suo arrivo.

Certamente, sapere le abitudini alimentari dell’anziano, aiuteranno alla predisposizione dei pasti.

Può verificarsi, che l’assistente scelta, non conosca alcune ricette.

Allora che fare?

Una buona soluzione è affiancare la badante in cucina per i primi giorni.

La badante in cucina potrà, così, imparare a cucinare seguendo le esigenze dell’assistito.

Il risultato è che l’anziano mangerĂ   piĂą volentieri.

3. Per un maggior benessere una spesa sana

Un altro aspetto molto importante dell’alimentazione è dato dall’acquisto delle materie prime in cucina.

La spesa è un compito che spetta alla badante in cucina.

Per rendere piĂą agevole questa incombenza, i caregivers e la badante potrebbero incontrarsi per scrivere insieme un menu settimanale.

Puntare sulla  presenza dell’anziano e la sua collaborazione per il menu.

Sicuramente, la scelta delle pietanze, lo renderĂ  maggiormente stimolato durante  il pasto a mangiare con gusto.

Sebbene sia importante ascoltare la voce dell’anziano, è essenziale rivolgere l’attenzione alla giusta alimentazione.

Senza dubbio, la nostra assistente dovrĂ  provvedere all’acquisto delle materie prime.

I familiari dovranno fornire una somma da spendere.

Certamente, è consigliabile  indicare il supermercato o il mercato rionale dove poter fare la spesa.

Inoltre, se l’anziano è in grado di deambulare, il tempo dedicato alla  spesa, può essere anche un momento di svago.

E’ un’occasione per fare una sana passeggiata.

4. Cucinare insieme

Una volta portata a casa la spesa è arrivato il momento di preparare i pasti.

Se abbiamo un anziano che può collaborare, dargli dei piccoli compiti in cucina, può contribuire a mantenerlo attivo e impegnato.

E, altresì, porterà grandi benefici nel rapporto tra assistente e assistito.

Senz’altro, preparare insieme i pasti fornirĂ  un’occasione per coltivare una relazione empatica tra anziano e badante in cucina.

Per non considerare, poi, che mangiare un piatto che si è contribuito a preparare vuol dire mangiare con piacere.

5. Badante in cucina: alimentare correttamente l’assistito

Ma come alimentare in modo corretto un anziano?

E’ fondamentale seguire qualche piccolo consiglio:

  • fornire sempre la colazione per iniziare al meglio la giornata
  • spuntino di metĂ  mattino e metĂ  pomeriggio , magari con un frutto di stagione o uno yogurt
  • fornire a pranzo e a cena pasti leggeri
  • cucinare con pochi grassi e pochi zuccheri
  • fornire sempre ogni giorno cereali, verdure, frutta, proteine
  • controllare che l’anziano beva acqua anche se non ne percepisce l’esigenza. Certamente eviteremo la pericolosa disidratazione del corpo.

Lo staff di badacare.com