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Assumere la badante per un mese: consigli per non fare errori

Assumere la badante per un mese: consigli per non fare errori

La badante va in ferie ad agosto, papà torna dall’ospedale e per tre settimane ha bisogno di qualcuno, oppure vuoi provare se l’assistenza domiciliare funziona prima di impegnarti a lungo: sono situazioni che conosciamo bene, dove il bisogno è reale ma temporaneo. 

Molte famiglie in questi casi si chiedono se valga davvero la pena “fare tutto l’iter” per così poco tempo, e la tentazione di arrangiarsi con un accordo informale è forte. Ma quello che sembra più veloce porta con sé sanzioni pecuniarie importanti, nessuna copertura in caso di incidente e la possibilità di contenziosi anche a distanza di anni. 

La buona notizia è che assumere in regola per un mese non è affatto complicato: si usano gli stessi documenti e gli stessi passaggi di un’assunzione normale, solo rapportati alla durata. Ecco come si fa

Perché il contratto è indispensabile anche se dura solo un mese

“È solo per poche settimane, perché formalizzare?” 

Perché il contratto è una tutela reciproca. Senza un accordo scritto la famiglia rischia sanzioni amministrative e possibili contenziosi; la badante, a sua volta, resta priva di contribuzione e garanzie. 

Con il contratto si fissano orari, riposi, mansioni coerenti con il livello, retribuzione e modalità di interruzione; si prevengono equivoci e si lavora su basi trasparenti. 

Anche in un mese la lavoratrice matura contributi, quota di tredicesima e TFR in proporzione; la famiglia ottiene affidabilità e può programmare l’assistenza senza sorprese. Risultato: meno ansia, più controllo del processo e maggiore qualità della cura per la persona assistita.

Quali documenti servono per assumere una badante per un mese

La regolarità parte dai documenti, da verificare prima della firma.

Se la badante è cittadina italiana, servono codice fiscale e documento d’identità validi.

Se la badante è cittadina straniera, oltre a codice fiscale e documento, è necessario il permesso di soggiorno valido e idoneo al lavoro.

In aggiunta è utile essere in possesso di una scheda rapida con recapiti, eventuali referenze, disponibilità oraria, note utili (patente, competenze specifiche, allergie).

Avere tutto a portata di mano snellisce la compilazione del contratto e riduce gli intoppi negli adempimenti (comunicazioni e contributi). È un passaggio semplice che evita ritardi e mette subito ordine nel rapporto.

Quale tipologia di contratto scegliere per assumere la badande un mese

La durata di un mese non cambia le formule, si applicano gli stessi schemi contrattuali già usati per periodi più lunghi, semplicemente rapportati al mese

La scelta dipende dal livello di autonomia dell’anziano, dalle fasce orarie da coprire e dall’eventuale necessità di convivenza.

  • 16 ore settimanali: supporto mirato (igiene, pasti, accompagnamenti). È utile quando serve un aiuto contenuto ma qualificato.
  • 24 ore settimanali: presenza più costante senza arrivare al “quasi full time”; funziona bene per routine quotidiane regolari.
  • 30 ore settimanali: equilibrio tra assistenza e gestione della casa, con copertura ampia diurno-feriale.
  • 54 ore settimanali (convivenza): quando serve presenza continuativa e coordinamento stretto della cura. In questo caso entrano in gioco vitto e alloggio (o indennità).

Anche in un mese è importante allineare orari e mansioni alla tipologia scelta: chiarezza su turni, riposi e compiti evita fraintendimenti e rende l’organizzazione fluida sin dal primo giorno.

Consulta il selettore contratti Badacare che trovi di seguito per consultare le principali formule disponibili, filtrate per livello, orario e tipo di assistenza. Clicca sull’opzione che meglio descrive la tua necessità e scopri subito cosa prevede la formula che stai consultando.

Quanto costa assumere la badante per un mese

Il costo complessivo dipende da ore settimanali, livello di inquadramento e convivenza. Oltre allo stipendio definito dal CCNL in base al livello e alle ore, vanno considerati:

  • contributi INPS calcolati sulle ore effettive;
  • quota di tredicesima e TFR maturati nel mese (proporzionali);
  • vitto e alloggio se la badante è convivente, oppure indennità sostitutiva prevista dal contratto.

Per orientarsi è utile predisporre un mini prospetto in funzione della formula selezionata (16/24/30/54 ore) e delle attività richieste: in questo modo la famiglia vede subito l’impegno economico reale, pianifica senza imprevisti e può confrontare soluzioni alternative prima di decidere.

Come inserire il periodo di prova in un contratto di un mese

Anche nei rapporti brevi il periodo di prova è un’ottima scelta, perché consente a entrambe le parti di verificare compatibilità, competenze e organizzazione senza vincoli eccessivi. 

La clausola va inserita per iscritto in contratto e firmata da famiglia e lavoratrice; durante i giorni di prova è possibile recedere senza preavviso

Per usarla bene conviene concentrare in quel lasso di tempo le attività che contano davvero (igiene e mobilità dell’assistito, pasti, routine domestiche, comunicazione con i familiari), così da capire in fretta se l’accordo funziona e se gli orari impostati sono realistici.

Se il bisogno è più breve di un mese: quando usare il libretto di famiglia INPS

Se l’esigenza riguarda pochissimi giorni o singole ore distribuite su un periodo molto ridotto, il libretto di famiglia INPS, per saperne di più clicca qui) è lo strumento adatto per prestazioni occasionali: è prefinanziato e si utilizza con “titoli” da 10 euro l’ora che includono già contributi e coperture assicurative. 

È perfetto per coprire emergenze o sostituzioni brevissime, specie quando non c’è una continuità settimanale. 

Se però l’impegno copre l’intero mese con un calendario stabile, la soluzione corretta resta il contratto regolare: è più trasparente, più sicuro e allinea le aspettative di tutti.

Come scegliere la persona giusta e preparare l’anziano al cambiamento

La qualità dell’inserimento pesa quanto la qualità del contratto. Prima di iniziare, organizza un incontro conoscitivo a casa dell’assistito: serve per verificare competenze, chiarire routine e favorire una conoscenza serena. Preparare un “diario di cura” essenziale aiuta a non dimenticare ciò che conta:

  • orari e abitudini della giornata;
  • preferenze alimentari e indicazioni di sicurezza;
  • modalità di mobilità e uso di eventuali ausili;
  • terapie su indicazione medica e tempi di somministrazione;
  • contatti di emergenza e riferimenti dei familiari.

Presentare la badante con calma e spiegare il perché della sua presenza riduce lo spaesamento. Anche in un mese, quando famiglia, assistito e badante condividono informazioni e obiettivi, l’assistenza è più fluida, gli imprevisti si gestiscono meglio e la persona fragile si sente custodita.

Un mese in serenità: assistenza sicura e trasparente con Badacare

Gestire un’esigenza temporanea non significa accontentarsi. 

Con un contratto in regola, la formula oraria più adatta e una buona organizzazione pratica, l’assistenza di un mese è efficace, rispettosa e sostenibile. 

Badacare seleziona professioniste referenziate e supporta la famiglia negli adempimenti amministrativi, dalla scelta del contratto alla pianificazione degli orari, mantenendo il percorso chiaro e tracciabile

La persona assistita riceve cure attente, la lavoratrice opera in condizioni dignitose e la famiglia ottiene sicurezza e continuità anche quando il tempo è poco.

Contattaci, ti aiutiamo a trovare la persona giusta.