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Aspettativa colf e badanti: come va gestita

Aspettativa colf e badanti: come va gestita

Oltre alle ferie, colf e badanti possono concordare con il proprio datore di lavoro anche un periodo di aspettativa. Con questo termine si intende la concessione di alcuni giorni durante i quali la badante non presta servizio.

Solitamente, questa richiesta viene fatta nei casi in cui il collaboratore domestico non abbia piĂą ferie da consumare e necessita di ulteriori giorni a casa per questioni di tipo personale.

Detto ciò, che cosa stabilisce il CCNL riguardo l’aspettativa di una colf? Vediamolo nelle prossime righe.

Aspettativa badanti: la procedura da seguire

Per richiedere un periodo di aspettativa, la badante deve presentare al datore di lavoro una richiesta in forma scritta. Il documento servirà al datore nel caso in cui l’INPS voglia sapere perché, in quel preciso lasso di tempo, alla badante non sono stati versati i contributi che normalmente le spettano.

Puoi scaricare il Fac Simile del documento cliccando il pulsante che trovi qui sotto.

Una volta che il datore avrà ottenuto il documento firmato, egli dovrà indicare l’assenza della colf nella busta paga. Per motivare l’assenza, è possibile scegliere una di queste due causali:

  1. AD: tale sigla viene utilizzata per indicare che il periodo di aspettativa comprenderà l’intero periodo di assenza, inclusi i giorni non lavorativi. In questo caso, l’aspettativa della colf non è retribuita, non vengono versati i contributi e, se l’assenza dura per più di metà mese, non è prevista nemmeno la maturazione dei ratei TFR, tredicesima e ferie.
      
  2. A: questa sigla, invece, viene utilizzata quando si vuole indicare un’assenza temporanea e prolungata della colf. In questo caso, si tengono in considerazione solo i giorni lavorativi e la badante può maturare il tfr, le ferie e la tredicesima. I contributi, tuttavia, non verranno versati.

Aspettativa colf: la comunicazione all’INPS

Come comunicare all’INPS il periodo di aspettativa della propria badante? La procedura è piuttosto semplice e, come anticipavo sopra, deve essere eseguita dal datore di lavoro. 

Egli deve collegarsi al sito INPS e accedere alla sezione Servizi Online. Una volta atterrato su questa pagina dovrà cliccare su Servizi per il cittadino → Lavoratori Domestici → Sospensione obbligo contributivo.

Tale operazione deve essere eseguita nei casi in cui l’aspettativa della colf duri piĂą di 3 mesi. Essendo il periodo molto lungo, infatti, l’INPS vuole essere informato in maniera ufficiale sull’assenza non retribuita della colf e sulla sospensione del versamento dei suoi contributi. 

Aspettativa badante e busta paga

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