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I confini professionali per i badanti – le norme da osservare

I confini professionali per i badanti – le norme da osservare

I confini professionali per una badante sono un elemento che ne determina la qualità del suo lavoro.

Per questa ragione, abbiamo creato una guida pratica che aiuta i badanti a comprendere come rispettare i confini della propria professione.

Anche le famiglie, leggendo la guida, potranno orientarsi nella valutazione oggettiva del proprio badante.

Con una guida sui confini professionali sul ruolo del badante, Badacare ha i seguenti obiettivi:

  • Individuare i confini professionali per i badanti
  • Mantenere una relazione di aiuto e supporto tra famiglia e badante
  • Apprendere come rimanere nei confini del ruolo di badante
  • Comprendere perché i confini professionali sono importanti

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Cosa sono i confini professionali per i badanti?

Per confini professionali si intendono le linee guida atte a mantenere una relazione positiva tra badante e famiglia.

Comprendere i confini, per i badanti, significa evitare situazioni di stress e di malcontento, favorendo la migliore assistenza possibile.

La relazione badante – famiglia

La badante, solitamente, ha un discreto potere nella relazione di assistenza, che si sostanzia in:

  • Controllo sui servizi e sulle mansioni offerte alla famiglia
  • Controllo e accesso a informazioni riservate della famiglia

Quindi, per la famiglia è importante controllare questo “potere” e non lasciarlo totalmente nelle mani del badante.

Infatti, consentire il mantenimento dei confini professionali aiuta i badanti a fornire assistenza terapeutica nei confronti dell’assistito.

Leggi anche: I tratti che un’assistente alla persona deve possedere

La zona di aiuto

Per un badante è importante una relazione di supporto e di gestione terapeutica dell’assistenza.

Fondamentale è evitare o di essere troppo coinvolti o poco coinvolti.

Di seguito, alcuni esempi in cui la zona di aiuto è oltrepassata:

Condivisione delle informazioni personali

Il badante potrebbe avere la tentazione di condividere con la famiglia troppe informazioni personali.

In questo modo, il badante lancerebbe un messaggio errato alla famiglia.

Errato perché si darebbe maggiore rilevanza all’amicizia rispetto al rapporto di assistenza.

Alcuni consigli:

  • Limitati a condividere lo stretto necessario della tua vita personale con la famiglia.
  • Se hai bisogno di parlare o di confidarti, trova altri argomenti meno impegnativi.
  • Ricordarsi che la relazione è di assistenza e non di amicizia.

Non prenderla sul personale

Di solito, gli assistenti familiari reagiscono emotivamente ad azioni inaspettate delle persone assistite.

Quello che il badante dovrebbe evitare è di reagire istintivamente.

Infatti, in questo modo il badante uscirebbe dal proprio ruolo.

Alcuni consigli:

  • Considera che, spesso, i comportamenti delle persone assistite sono dovuti all’esistenza di condizioni patologiche.
  • Pianifica con il caregiver familiare un piano e delle strategie per superare queste problematiche.
  • Ricorri alla meditazione prima di agire, evitando di farlo di istinto.
  • Anteponi la professionalità al proprio desiderio di rivalsa.

L’utilizzo improprio di soprannomi

Mostrarsi troppo affettivi nei confronti della persona non autosufficiente è sintomo di mancanza di professionalità.

Molto spesso, erroneamente, si pensa che mostrarsi molto teneri sia un modo per ottenere la benevolenza di altri.

Tuttavia, così non è nel rapporto di assistenza in cui l’eccessiva benevolenza porta a fraintendimenti.

Alcuni consigli:

  • Quindi, il nostro consiglio è quello di evitare l’utilizzo di soprannomi come “tesoro” o “dolcezza”, etc…
  • Chiedi al caregiver familiare come chiamare la persona non autosufficiente.
  • Ricorda che il modo in cui ti poni determina la percezione di professionalità da parte della famiglia.

Il tatto

Il tocco è uno strumento molto potente nelle mani dell’assistente familiare.

Per questa ragione, occorre precisare fino a che punto il tocco è indice di professionalità.

Alcuni consigli:

  • Utilizza il tocco solo quando indispensabile nel rapporto di assistenza.
  • Chiedi all’assistito, se in grado di intendere, se è a suo agio durante determinate manovre.

Comportamento non professionale

In generale, la professionalità include nel suo concetto molti elementi come l’apparenza, il tono della voce, il linguaggio del corpo, etc…

Un badante deve comunque mantenere la propria autenticità, comprendendo il modo migliore per mostrarsi professionale.

A volte, la carenza di solo uno degli aspetti sopra descritti potrebbe sfociare nella mancanza di professionalità.

Alcuni consigli:

  • Alcune famiglie possono irrigidirsi se il tono della voce è troppo perentorio, modera il tono se troppo imponente.
  • Adotta un’igiene personale corretto come priorità basilare nel rapporto di assistenza.
  • Se adotti un comportamento professionale comunichi indirettamente le tue intenzioni positive alla famiglia.
  • Barzellette, insulti razziali e parolacce non sono mai appropriate.
  • Il linguaggio del corpo denota intenzioni e forza di volontà.

Favori e regali

Fare o ricevere regali, o svolgere dei favori speciali può oltrepassare i confini del badante e rendere la relazione di tipo personale e non professionale.

Alcuni consigli:

  • Impara a dire di no ai regali. Spesso, un “no grazie” è sufficiente.
  • Ricorda che è legittimo rifiutare un regalo.
  • Se la persona assistita è prodiga di regali, ricorda di comunicare questo aspetto al caregiver familiare.

Eccessivo coinvolgimento

Ad esempio, pensare di essere l’unico assistente familiare in grado di rispondere all’assistenza della persona da assistere è sinonimo di eccessivo coinvolgimento.

Al contrario, il totale disinteresse per le condizioni di salute della persona da assistere è indice di poco coinvolgimento.

Alcuni consigli:

  • Focalizzarsi sui reali bisogni di salute della persona da assistere
  • Non confondere i bisogni della persona da assistere con i propri bisogni.
  • Adotta un’assistenza terapeutica e non amichevole.

Relazioni romantiche o sessuali

Ad un badante è assolutamente vietato intrattenere relazioni romantiche o sessuali con i propri assistiti.

Sappiamo che potrà apparire scontato, ma in alcune occasioni così non è.

Alcuni consigli:

  • Può capitare che avvenga un’infatuazione per la persona che si assiste. sappi che non è consentita in questo ambito.
  • Non equivocare l’attenzione dell’assistito con scherzi o soprannomi inappropriati.
  • Disattendi comportamenti di flirt ricevuti dalla persona assistita.
  • Se avviene una infatuazione, comunicalo tempestivamente al caregiver familiare.

Confidare segreti

In una relazione di assistenza deve obbligatoriamente esserci trasparenza nelle comunicazioni tra badante, caregiver familiare e assistito.

La rivelazione di segreti implica il superamento dei confini del badante.

Alcuni consigli:

  • Non mantenere segreti in generale, ma soprattutto sugli stati di salute della persona da assistere.
  • Il ruolo del badante prevede una tempestiva comunicazione di tutte le condizioni dell’anziano.

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Come recuperare i confini professionali per i badanti?

Come per tutte le persone e per tutti i professionisti, può capitare di commettere degli errori di valutazione.

Tuttavia, nonostante gli errori è bene non ripeterli una seconda volta, ma soprattutto è bene correre ai ripari seguendo i seguenti punti:

  • Parla con il caregiver familiare

Se si dovesse commettere un errore, un errore veniale sarebbe quello di occultarlo.

Infatti, consigliamo di comunicarlo subito al caregiver familiare in modo che si possano valutare strategie di recupero.

  • Considera un cambio di famiglia

Ovviamente, se la situazione è irrimediabile, può essere valutata la possibilità di cambiare famiglia.

  • Crea un confine tra vita privata e profesionale

Se le ragioni per cui si è creato l’errore e il non rispetto dei confini professionali sono di natura privata, consigliamo di mettere un limite alla diffusione di informazioni private.

Consigliamo di concentrarvi unicamente sull’aspetto professionale.

 

A cura di Stefano Pepe, fondatore di Badacare 

Stefano Pepe - Trovare una badante