Costo badante Part Time: 20 o 24 ore alla settimana

Quattro ore al mattino per l’igiene e la colazione. Due ore nel pomeriggio per le commissioni e la spesa. Un accompagnamento dal medico il martedì. Compagnia solo durante il pranzo.
Sono questi i momenti in cui serve davvero una mano: ore precise, esigenze specifiche, situazioni che richiedono competenza ma senza la necessità di una presenza continua.
I contratti part time da 20 o 24 ore settimanali vanno a garantire un aiuto professionale e regolare quando serve, senza i costi di una convivenza.
In questo articolo analizziamo quanto costa assumere una badante part time da 20 o 24 ore settimanali, e ti aiutiamo a capire quando questa formula può essere la più adatta per la tua famiglia.
A cosa serve una badante part time?
Una badante part time può offrire un supporto fondamentale in tante situazioni diverse.
Quando l’assistenza richiesta non è continua, ma concentrata in alcuni momenti della giornata, come il mattino per l’igiene, il pranzo, le commissioni o semplicemente la compagnia, questa formula permette di organizzare l’aiuto in modo flessibile ed equilibrato.
È utile anche in presenza di un familiare che mantiene una buona autonomia, ma ha bisogno di essere accompagnato in alcune attività quotidiane; oppure in quei casi in cui è già presente un caregiver familiare e si vuole solo alleggerire il carico nelle ore critiche o nei fine settimana.
Il part time può anche rappresentare un primo passo, utile per valutare la relazione con la persona assistita prima di passare eventualmente a un contratto con più ore o alla convivenza.
Perché scegliere una badante part time
Ogni famiglia si organizza come può, e spesso, scegliere una badante part time è semplicemente la forma più sostenibile e adatta alla vita quotidiana di chi assiste una persona cara.
Ci sono genitori, figli o coniugi che vogliono restare presenti, ma che hanno bisogno di qualche ora di respiro al giorno. C’è chi lavora, chi vive in un’altra città, chi riesce a gestire quasi tutto ma non sempre. In tanti casi, una presenza a ore è più che sufficiente.
Anche la persona assistita può avere un buon grado di autonomia: alzarsi da sola, cucinare qualcosa, prendere i farmaci in autonomia. In questi casi, bastano poche ore di aiuto per le faccende più delicate, per l’igiene, per le uscite o anche solo per stare in compagnia.
E poi c’è la questione economica, ed è giusto parlarne. Per molte famiglie, il part time è l’unico modo per garantire un’assistenza professionale senza compromettere il bilancio mensile. È una scelta che richiede tanto senso pratico.
Nessuna soluzione è perfetta, ma una badante part time può avere un impatto rilevante, perché alleggerisce il carico, aiuta a gestire meglio il tempo, porta serenità nella relazione tra chi assiste e chi è assistito.
E alla fine è proprio questo che conta: trovare un equilibrio che funzioni, nel rispetto delle proprie possibilità e dei propri ritmi.
Due formule part time a confronto: 20 e 24 ore settimanali
Sono due sono le formule più diffuse e adatte all’assistenza familiare part time:
- il contratto da 20 ore settimanali
- e quello da 24 ore settimanali, entrambi inquadrabili al livello CS per l’assistenza a persone non autosufficienti.
La scelta tra le due dipende spesso dalla disponibilità dell’assistente, dalle reali necessità della persona da accudire e dal tempo che la famiglia può (o vuole) coprire: 20 ore sono ideali per una presenza più flessibile e distribuita, mentre 24 ore permettono una copertura più regolare e continuativa, spesso articolata su 4 ore al giorno per 6 giorni a settimana.
In entrambi i casi si tratta di formule contrattuali ben definite, con costi chiari e condizioni tutelate dal CCNL.
Se hai bisogno di un riferimento concreto per orientarti, puoi consultare la nostra guida cliccando sulle formule che trovi qui di seguito, esistono esempi dettagliati che mostrano le differenze tra le due formule, con cedolini simulati e stime mensili comprensive di contributi, ferie, TFR e indennità.
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Quando il part time non basta: le alternative possibili
Ci sono situazioni in cui le esigenze cambiano nel tempo. Se la persona assistita ha bisogno di una presenza più lunga o quotidiana, potrebbe essere utile valutare un contratto non convivente da 30 o 40 ore, oppure una badante convivente da 54 ore.
Anche il contratto weekend può essere una soluzione per coprire i giorni festivi e dare continuità all’assistenza.
L’importante è sapere che le opzioni sono tante e che puoi fare una scelta graduale, iniziando da poche ore e aumentando solo se necessario.
Badacare ti aiuta a trovare la persona giusta e a capire quale formula contrattuale si adatta meglio alle tue necessità.
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