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Badante in famiglia: come fare un corretto inserimento

Badante in famiglia: come fare un corretto inserimento

Cercare una persona alla quale delegare la cura di un familiare anziano è una fase piuttosto complessa per fattori spesso emotivi. Tuttavia, quando si trova la persona più affine all’etica, è solo l’inizio di un lavoro che si fonda sulla fiducia reciproca. 

Sin dai primi giorni è importante costruire un rapporto per evitare incomprensioni e far sentire l’altra persona accolta, per un clima sereno. È troppo spesso un errore comune pensare che le badanti in famiglia sappiano come comportarsi al meglio sulla base delle esperienze passate.

Fare un corretto inserimento, soprattutto della badante convivente che si prenda cura di una persona cara, è utile per un rapporto di lavoro chiaro, duraturo e sereno e perché ogni famiglia, pur somigliandosi nelle esigenze, sarà l’una diversa dall’altra.

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Badanti in famiglia: 5 cose da tenere a mente

Tra gli errori che portano alla continua ricerca di badanti, senza trovare mai la persona giusta che aiuti la propria persona cara, uno dei principali è quello di avere aspettative troppo alte sulla rapidità di autonomia. 

Spesso, si dà per scontato che l’assistente conosca abitudini familiari e che abbia un’autonomia di gestione sin dai primi giorni. Errori che possono essere evitati se si pensa al lavoratore non più come un estraneo, ma come una persona da supportare e aiutare mettendo in pratica dei piccoli accorgimenti per garantire un corretto inserimento della badante in famiglia. 

Vediamo insieme le cose più importanti da tenere a mente. 

1. Definisci il piano di lavoro

Quali sono gli impegni settimanali? Quali sono gli orari di lavoro delle persone in famiglia? Cosa si dovrà fare? Cosa bisognerà comprare per la spesa?

Sono le domande più frequenti che potrà avere una badante in famiglia sin dal primo giorno. 

Per aiutarla sin dai primi momenti, definisci quindi un piano di lavoro in modo molto semplice: crea una tabella con i giorni della settimana, scrivi le attività e le mansioni da svolgere per ogni giorno. 

Questo piano sarà utile in un primo momento a capire gli impegni e delegare man mano le mansioni più importanti.

2. Stabilisci chi sarà il referente della badante

Avere un’unica persona alla quale parlare, porre domande e risolvere dubbi è importante per essere più organizzati ed evitare inutili incomprensioni.

Ad esempio, se c’è più di un componente in famiglia che dà indicazioni alla badante è facile che nasca confusione e la badante non saprà più a chi dare ascolto: nasceranno degli inutili litigi, anche sugli aspetti apparentemente più banali come il concetto di ordine della casa.

3. Pianifica i pasti 

Ogni famiglia ha delle esigenze specifiche, dei gusti o uno stile alimentare diverso. Infatti, può esserci una persona anziana che deve seguire una dieta povera di sale per evitare sbalzi di pressione, chi deve seguire una dieta aproteica per insufficienza renale o una dieta specifica per chi è diabetico. 

Le patologie hanno quindi dei pasti e dei cibi da evitare o da prediligere, dunque preparare un menù settimanale pianificando i pasti (anche in base ai gusti) è ideale per aiutare la badante in cucina.

4. Informa sulle patologie e i medicinali

Come accade per l’alimentazione, ogni persona anziana ha delle patologie diverse, ognuna delle quali richiede medicine differenti, da somministrare in orari diversi o in giorni della settimana differenti. 

Per questo consigliamo di preparare un foglio suddiviso in giorni, dove scrivere le medicine da prendere e in quali orari. Molto utile è anche raggruppare le confezioni dei medicinali, dove scrivere su ognuna di essere il giorno e l’orario di somministrazione. 

Avere una guida ben chiara su come e quando somministrare medicinali, sarà più semplice per la badante svolgere il proprio lavoro di cura e assistenza. 

5. Sii presente

Tutti noi, agli inizi di un nuovo lavoro, possiamo sentirci spaesati, abbiamo bisogno di tempo per ambientarci, abituarci a nuove persone e a nuove dinamiche.

Essere presenti per risolvere dubbi, dare indicazioni e informazioni utili dalle abitudini alle gestioni di lavoro è il modo migliore per un corretto inserimento, che avrà una duplice funzione: sarà di aiuto alla badante per svolgere al meglio il proprio lavoro e sarà una buona partenza per una collaborazione serena e duratura.

Accogliere una badante in famiglia: suggerimenti finali 

Essere pazienti e non avere fretta o la pretesa che all’inizio sia tutto perfetto è importante sotto diversi punti di vista: la badante ha del tempo per abituarsi al nuovo ambiente di lavoro e la persona anziana può entrare man mano in confidenza e fiducia con una persona estranea. 

Dunque, accogliere al meglio una badante in famiglia è una scelta per creare un ambiente positivo e sereno, nel quale si può costruire una relazione tra badante-anziano e badante-famiglia che si basi sull’ascolto e il supporto reciproco.