T.F.R. badanti: cos’è e come si calcola

Qualunque lavoratore dipendente, sia che si tratti di un privato o di un dipendente pubblico, ha il diritto a ricevere una liquidazione nel momento in avviene la cessazione del rapporto di lavoro.

Tale liquidazione prende il nome di T.F.R ed essa riguarda anche la categoria dei lavoratori domestici. Ma in che modo si esegue il calcolo T.F.R per colf e badanti e in che modo tale somma di denaro deve essere erogata all’ex dipendente?

Vediamolo insieme in questo articolo dedicato alla liquidazione di colf e badanti.

T.F.R per colf e badanti: che cos’è

Come anticipavamo nel paragrafo introduttivo, ogni mese i dipendenti del settore pubblico e privato maturano un importo detto trattamento di fine rapporto (T.F.R). 

Questa somma spetta anche a colf e badanti ed essa, generalmente, viene erogata loro nel momento in cui avviene la cessazione del rapporto di lavoro ma, in certi casi, può anche essere richiesta con anticipo.

Tale liquidazione per badanti deve essere corrisposta indipendentemente dalla ragione per la quale avviene la cessazione del rapporto di lavoro, quindi sia nel caso in cui il datore riceva le dimissioni del badante, sia che il collaboratore domestico venga licenziato.

Calcolo T.F.R per badanti e colf

L’operazione necessaria per eseguire il calcolo della liquidazione per colf e badanti è molto semplice: una volta che si sono ricavate le somme delle retribuzioni ottenute dal lavoratore in un anno (oltre il valore del vitto e alloggio, se si tratta di una badante convivente) basta dividere il totale per 13,5. 

Esempio di  calcolo T.F.R. colf

Se la somma delle retribuzioni mensili di una badante è di 5.000€, per ottenere il T.F.R tale cifra dovrà essere divisa per 13,5. Per cui:

5.000 : 13,5 = 370,37€ 

Per comprendere in modo chiaro come deve essere calcolata la liquidazione per colf, esaminiamo nel dettaglio le parti da cui è composto il T.F.R. Esso si compone di 2 quote:

• finanziaria: fa riferimento alla rivalutazione dell’importo maturato al 31 dicembre dell’anno precedente. Questa quota aumenta ogni anno a causa del tasso fisso dell’1,5% e del 75% dell’indice dei prezzi al consumo accertato dall’ISTAT. L’aumento dell’indice ISTAT si riferisce al mese di cessazione del rapporto di lavoro rispetto a quello di dicembre dell’anno precedente. Le frazioni di mese (minori o superiori ai 15 giorni) si calcolano come mese intero.
  
• capitale: è ciò che si ottiene dividendo per 13,5 il totale delle retribuzioni annue

Detto ciò, il calcolo del T.F.R per badanti e colf corrisponde al totale delle retribuzioni di un anno (paga mensile, tredicesima e quota convenzionale di vitto e alloggio) divisa per 13,5.

L’importo accantonato (esclusa l’eventuale anticipazione) verrà poi incrementato dell’1,5% e del 75% (senza considerare le quote maturate nell’anno in corso).

Quando pagare il TFR alla badante?

Per quanto riguarda badanti e colf, il trattamento di fine rapporto deve essere erogato nel momento in cui avviene la cessazione del rapporto di lavoro. Tuttavia, questa categoria di lavoratori può richiedere anche che il T.F.R gli venga anticipato.

Nel caso in cui il collaboratore domestico avanzi tale richiesta, il datore di lavoro potrà erogare al lavoratore solo il 70% dell’importo maturato.

Ricordiamo che il badante matura il T.F.R solo nei giorni retribuiti per cui, in caso di permesso non retribuito, la somma per la liquidazione non verrà maturata.

Come si paga il TFR alla colf?

Esistono sostanzialmente due metodi per la liquidazione del T.FR ai lavoratori domestici. esso può essere riportato in busta paga come:

• paga oraria
• paga mensile

Il secondo metodo è certamente più chiaro rispetto al primo e riduce al minimo le contestazioni da parte della colf o del badante.

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