Senior housing: cos’è e come funziona in Italia
In uno Stato dove la popolazione è sempre più longeva si fa strada una nuova tipologia di abitazione su misura degli anziani.
Dal bisogno sempre maggiore di risposta alle esigenze degli anziani, nasce una nuova alternativa alla classica abitazione: il “Senior Housing”.
Che cos’è il Senior Housing?
Le senior house sono nuova tipologia di appartamenti nata nel Nord Europa e largamente diffusa nei Paesi di Germania, Francia e Regno Unito la quale vuole rendere più semplice la vita degli anziani.
Più precisamente sono appartamenti di modeste dimensioni, dai 50 ai 60 mq in cui si fonde la privacy e la propria intimità, con spazi in comune e servizi da condividere.
In questi spazi è possibile vivere la propria quotidianità senza sentirsi soli o isolati, con la sicurezza di ricevere le cure sanitarie e sociali necessarie.
Senior house: un aiuto contro la solitudine
Se non è bello stare soli nella giovinezza, figuriamoci una volta che si è anziani…
…inoltre diventa realmente difficoltosa la gestione economica e fisica di una proprietà privata. Dal punto di vista psicologico è molto importante poter continuare a vivere in una casa propria con i propri affetti e abitudini.
La scelta non è più tra la casa di cura o riabilitativa, ma una nuova edilizia sociale in cui è possibile usufruire di servizi quali lavanderia, trasporto pubblico, biblioteche, laboratori creativi…. magari affiancati dalla propria badante di fiducia.
Attenzione all’integrazione Sociale nelle senior residence
Bisogna stare attenti però a non creare i senior residence in posti isolati dal resto della comunità, com’è avvenuto ad esempio in alcuni paesi dell’America. Devono invece sorgere ben integrati nei centri urbani, in modo da poter condividere le attività e i servizi non solo tra senior o badanti ma con il resto della popolazione.
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Il Senior Housing in Italia
In Italia sono in corso i primi esperimenti, i quali hanno già riscosso successo, come a Lucca, Fluminimaggiore in Sardegna e a Teramo.
Sia al nord che al sud Italia, numerose strutture in disuso come alberghi e convitti, sono prossime alla ristrutturazione per esser riqualificate come nuove strutture senior.
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Ufficialmente, si è anziani dai 75 anni in poi: l’età del senior living
Secondo la Società Italiana di gerontologia e geriatria, gli anziani di oggi a 75 anni hanno le caratteristiche fisiche e mentali che avevano i cinquantacinquenni negli anni ’80.
Oggi il 22% della popolazione ha oltre i 65 anni di età, e in poco meno di una decina d’anni la percentuale salirà del 30%.
Nel 2050, secondo una valutazione dell’ONU, la popolazione compresa tra i 0 e i 65 anni sarà notevolmente inferiore rispetto a quella degli over 65.
È urgente quindi la necessità di creare le condizioni migliori possibili in cui si possano integrare al meglio le istituzioni sanitarie, sociali di volontariato e di assistenza alle persone anziane ed ai propri familiari.
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Con l’offerta di tutti i servizi necessari e gli spostamenti più fruibili, il Senior Housing, o che dir si voglia senior living, vuol rendere più confortevole la vita per chi ormai ha raggiunto la terza età.
Daniela