Detrazioni spese del badante
Coloro che hanno alle proprie dipendenze un collaboratore domestico hanno il diritto di sapere se possono usufruire della detrazione delle spese per il badante.
Come è noto, infatti, le detrazioni fiscali per badanti o colf a proprio carico sono soggette a delle restrizioni ben precise ed è per questo che abbiamo deciso di dedicare un articolo all’argomento.
Vediamo insieme come e quando è possibile avere una detrazione sui costi della badante.
Quanto si scarica per una badante?
È possibile detrarre dall’irpef il 19% delle spese sostenute per i badanti solo nei casi in cui l’assistito sia una persona, spesso anziani, non autosufficiente che, per via di questo suo stato, non riesce a compiere azioni quotidiane. La detrazione dei costi della badante va calcolata su una spesa non superiore ai 2.100 euro e ne ha diritto solo il contribuente che non ha un reddito pari o inferiore a 40.000 euro.
Detrazioni fiscali per badanti: quando sono possibili
Il concetto che bisogna avere ben chiaro per comprendere quando è possibile usufruire delle detrazioni delle spese per la badante è quello di non autosufficienza. Che cosa si intende con questo termine? A chiarirlo è la circolare n.2 dell’Agenzia delle Entrate emanata il 3 gennaio 2005.
Si intende persona non autosufficiente quella che non è in grado di eseguire almeno una delle attività che seguono:
- assumere alimenti
- espletare le funzioni fisiologiche
- igiene personale
- deambulazione
- indossare gli indumenti
Oltre a questi impedimenti, la persona non autosufficiente ha necessità di sorveglianza continua.
Affinché un utente possa rientrare nella categoria delle persone non autosufficienti e abbia quindi diritto alla detrazione dello stipendio della badante, egli ha bisogno di una certificazione medica che attesti il suo stato di non autosufficienza.
Detrazione fiscale delle spese della badante: a chi spetta
La detrazione fiscale delle spese per la badante spetta:
- a chi ha sostenuto le spese, anche se quest’ultimo non corrisponde al datore di lavoro
- alle persone che hanno contribuito alle spese per l’assistente familiare anche se queste non sono fisicamente a carico del contribuente. Tali soggetto sono indicati nell’art. 433 del c.c. e possono essere il coniuge; i figli (anche adottivi) e, nel caso in cui non vi fossero, i discendenti prossimi; i genitori e, in loro mancanza, gli ascendenti prossimi; gli adottanti; generi e nuore; suocero e suocera; fratelli e sorelle germani o unilaterali, con precedenza dei germani sugli unilaterali.
Ricordiamo che la quota massima di detrazione è di 2.100€ per ogni singolo contribuente e che tale somma di denaro non dipende dal numero di soggetti assistiti.