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Bonus Piemonte per assistenza domiciliare

Dal 1° febbraio 2023, la Regione Piemonte ha dato il via alle domande per il bonus domiciliarità volto a sostenere i costi previsti per l’assistenza domiciliare di anziani e disabili non autosufficienti residenti in Piemonte.

Tale misura ha un peso non indifferente per le famiglie con persone fragili ed è proprio per questo motivo che oggi abbiamo deciso di spiegare più nel dettaglio come funziona tale incentivo economico e le modalità attraverso cui è possibile farne richiesta.

Cos’è il bonus assistenza domiciliare Piemonte?

Il bonus assistenza domiciliare Piemonte è un contributo economico del valore di 600€ erogato dalla Regione Piemonte per sostenere quelle famiglie costrette ad acquistare servizi di assistenza familiare e/o educativa per persone anziane o disabili non autosufficienti. 

Il bonus per l’assistenza domiciliare di disabili e anziani viene erogato per un massimo di 24 mesi ed è riservato agli individui con ISEE sociosanitario inferiore a 50.000€ e residenti in Piemonte o con domicilio sanitario nella suddetta Regione.

Requisiti per ricevere il bonus

Per poter ricevere il compenso economico previsto del bonus di assistenza domiciliare è necessario:

  • essere ultra 65enni non autosufficienti
  • essere persone con disabilità non autosufficienti

Appartenere a una delle due categorie sopra elencate non basta per ricevere il bonus. Oltre ad attestare la propria non autosufficienza è necessario che il richiedente:

  • sia residente o domiciliato in Piemonte
  • sia già stato sottoposto a “valutazione multidimensionale” presso le Unità di Valutazione competenti (Unità di Valutazione Geriatrica, UVG, o Unità Multidisciplinare di Valutazione della Disabilità, UMVD) e gli sia stato attribuito un punteggio sociale non inferiore a 7
  • sia in possesso si un ISEE sociosanitario valido che non sia superiore a 50.000€  (65.000€ se si tratta di un minorenne)

Chi può fare domanda per il bonus di assistenza Piemonte

Oltre al diretto interessato, può presentare domanda per il bonus:

  • un genitore (nel caso in cui l’interessato sia un minorenne)
  • il tutore
  • un soggetto appartenente allo stesso nucleo familiare del soggetto non autosufficiente e che convive con lui
  • il coniuge o parte dell’unione civile (non necessariamente convivente)
  •  un parente entro il primo grado (non necessariamente convivente)
  • il curatore o l’amministratore di sostegno del destinatario

Cosa finanzia il bonus Piemonte per non autosufficienti

Con il contributo economico di 600€ previsto dal bonus di assistenza domiciliare per anziani e disabili in Piemonte è possibile:

  • acquistare servizi di assistenza familiare
  • acquistare servizi di assistenza educativa (nel caso di minori)

Ma entriamo nel dettaglio e vediamo i requisiti per ottenere questi due incentivi economici

Requisiti per servizi di assistenza familiare

Il diritto a ricevere il bonus domiciliarità di 600€ per pagare servizi di assistenza domiciliare è acquisito solo se viene stato attivato un servizio di assistenza familiare con la stipula di :

  • un regolare contratto di lavoro con un assistente familiare per almeno 12 mesi e per un minimo di 16 ore settimanali
  • un incarico professionale, con lo stesso numero minimo di ore settimanali e pari requisiti professionali, per la prestazione di un servizio di assistenza domiciliare da parte di un  libero professionista
  • un contratto di prestazione di servizio di assistenza domiciliare con una cooperativa sociale, un’agenzia di somministrazione del lavoro o altro soggetto giuridico che fornisce servizi di assistenza domiciliare, che rispetti i requisiti descritti sopra in relazione al numero minimo di ore settimanali e la durata del lavoro.

Requisiti per servizi di assistenza educativa

Il diritto a ricevere il bonus domiciliarità di 600€ per pagare servizi di assistenza educativa professionale è acquisito solo se viene attivato un servizio di assistenza educativa che prevede la stipula dei seguenti atti:

  • un incarico professionale di almeno 12 mesi e er un minimo di 8 ore settimanali per la prestazione di un servizio di assistenza educativa professionale da parte di un educatore
  • un contratto di prestazione di un servizio di assistenza educativa stipulato con un educatore, con una cooperativa sociale, con una agenzia di somministrazione di lavoro o con un altro soggetto giuridico fornitore di servizi di assistenza educativa, di pari durata e numero minimo di ore di servizio.

Servizi incompatibili e compatibili con il bonus

Se il richiedente percepisce già altri contributi economici, prima di proseguire con la domanda è necessario capire se questi ultimi risultano compatibili oppure no con il bonus domiciliarità.

Nello specifico, ciò che è incompatibile con il bonus di assistenza sono:

  • gli assegni di cura
  • i contributi provenienti dal fondo per il sostegno del ruolo di cura e assistenza del caregiver familiare
  • l’home care premium gestita da INPS, qualora preveda l’erogazione soldi (a titolo di “prestazione prevalente”) oppure interventi di assistenza domiciliare per un numero di ore settimanali superiore a 16 (oppure 8 nel caso di assistenza educativa rivolta a minori con disabilità) erogati a titolo di “prestazione integrativa”
  • le misure che prevedono un contributo economico per il sostegno della domiciliarità
  • l’accoglienza definitiva presso strutture residenziali sociosanitarie o sociali.

Al contrario, sono compatibili con il bonus di assistenza:

  • gli interventi di riabilitazione  (in ambulatorio e/o a domicilio)
  • il ricovero ospedaliero e/o riabilitativo (fino a 60 giorni consecutivi);
  • gli interventi di assistenza domiciliare direttamente erogati dagli Enti Gestori, ovvero i servizi professionali domiciliari resi da operatori sociosanitari ed educatori professionali ( se il destinatario ne beneficia per un massimo di 16 ore settimanali)
  • contributi economici erogati dagli Enti Gestori a sostegno delle famiglie affidatarie in caso di affidamento etero-famigliare di minori con disabilità;
  • gli interventi di Assistenza Domiciliare Integrata, gestiti dalle ASL;
  • l’indennità di accompagnamento erogata a favore di soggetti mutilati o invalidi totali.

Assegnazione condizionata del bonus

Possono presentare la domanda per il bonus domiciliarità anche coloro che non abbiano ancora stipulato un regolare contratto di lavoro o di prestazione di servizi. In tal caso, il contributo economico verrà assegnato in forma condizionata e bisognerà presentare la copia del contratto o dell’incarico entro 30 giorni dalla data in cui verrà ricevuta la comunicazione di assegnazione del bonus. 

Il contributo di 600€ verrà assegnato in forma condizionata anche a coloro che abbiano ricevuto altri contributi economici per sostegno alla domiciliarità che risultano incompatibili con il bonus assistenza domiciliare Piemonte. La forma condizionata sarà revocata solo se il destinatario rinuncerà agli altri bonus entro 30 giorni dalla data in cui gli verrà comunicata l’assegnazione del bonus domiciliarità. 

Come fare domanda per il bonus domiciliarità

Per presentare domanda è necessario accedere alla piattaforma “Scelta Sociale” presente sul sito www.piemontetu.it e autenticarsi attraverso:

  • SPID (Sistema di Identità Digitale)
  • CIE (Carta d’Identità Elettronica)
  • CNS (Carta Nazionale dei Servizi)

Nel caso in cui a richiedere il bonus sia un soggetto diverso dal beneficiario, i dati da inserire saranno quelli di chi fa la domanda.

Quando presentare la domanda

La finestra di presentazione della domanda è suddivisa in 4 sportelli trimestrali

  • primo sportello: dal 1° febbraio 2023 al 30 aprile 2023 
  • secondo sportello: dal 1° maggio 2023 al 31 luglio 2023 
  • terzo sportello: dal 1° agosto 2023 al 31 ottobre 2023 
  • quarto sportello: dal 1° novembre 2023 al 31 gennaio 2024

Modalità di riconoscimento del contributo per assistenza domiciliare

il contributo economico di domiciliarità viene erogato ogni 3 mesi previa presentazione di:

  • documenti giustificativi che attestano l’effettiva fruizione di un servizio di assistenza domiciliare per un minimo di 16 ore settimanali
  • documenti che attestano l’effettiva fruizione di un servizio di assistenza educativa professionale (da parte di minori) per un minimo di 8 ore settimanali

Se il destinatario del servizio non rispetta le tempistiche sopra descritta, il bonus verrà riconosciuto solo per 2 mensilità nell’arco dei 24 mesi.